Fideuà di Zio Nino

Fideuà di Zio Nino
Oggi una ricetta speciale, come lo era Zio Nino, in tanti lo chiamavamo così, una persona piena di vitalità e simpatia, cittadino del mondo con la valigia sempre pronta, artefice di prelibatezze culinarie e dispensatore di consigli su ricette e non solo…
Ho avuto la fortuna di conoscerlo, anche di gustare i suoi manicaretti, di chiacchierare e ridere insieme, dopo anni di incontri virtuali ci eravamo finalmente incontrati in diverse occasioni… la sua improvvisa e prematura scomparsa ha lasciato un grande vuoto…
Ho preparato questa sua ricetta, della quale mi aveva raccontato in chat, diverse volte ed è sempre stata apprezzata! Vi consiglio anche di fare un giro nel suo blog, la sua eredità in ricette, lui ne sarebbe stato felice…
Ve la copio esattamente come l’aveva scritta lui…

fideua2

La fideuà è una ricetta nata a Gandia, ridente cittadina dove abbiamo fatte delle ferie estive, nei pressi di Valencia e nacque secondo la tradizione per sbaglio, si narra che dei pescatori recatosi in alto mare a pescare, al momento di preparare la paella si occorsero di aver preso dei spaghetti tagliati al posto del riso a quei tempi molti generi alimentari si vendevano in sacchetti di juta ed era facile sbagliarsi, di modo che usarono gli spaghetti al posto del riso e nacque la fideuà.

Ingredienti per quattro persone:

Spaghetti tagliati: 400 grammi (io ho usato gli stortini tagliati)
Vongole: 500 grammi
Cozze: 500 grammi
Gamberetti: 300 grammi
Seppia fresca: mezzo kilo
Scorfano: uno di circa mezzo kilo
Carciofi: due
Pomodori perini: una dozzina
Vino bianco: mezzo bicchiere
Zafferano: due bustine
Aglio: due spicchi
Scalogno tritato: uno
Olio evo: mezzo bicchiere
Pepe: q.b.
Sale: q.b.

Per prima cosa prepariamo tutti gli ingredienti e li teniamo da parte per poter poi procedere alla preparazione del piatto.
Lavare e pulire le cozze e le vongole, metterle ad aprire a vapore una volta aperte sgusciarle e tenerle da parte, filtrare il liquido e guardarlo, sgusciare i gamberetti e con i carapace fare un fumè, colarlo e aggiungerlo al liquido delle vongole, pulire lo scorfano, lavarlo e farlo bollire, spinarlo facendo attenzione a togliere tutte le piccole spine, pulire i carciofi, tagliarli a spicchi e tenerle in acqua acidulata con il limone, pulire la seppia togliendole anche la pelle, tagliarla a pezzettini compresi i tentacoli.
Prendere una paellera se si è in possesso, altrimenti usare un tegame capiente, mettere l’olio e metterlo sul fuoco a riscaldare e fare rosolare l’aglio, toglierlo e versare lo scalogno tritato fare appassire leggermente, versare i pezzettini della seppia i gamberetti e gli spicchi di carciofi rosolare, mettere i pomodorini lavati e tagliati a tocchetti e fare appassire, mettere il vino fare asciugare, mettere un paio di mestoli di fumè e fare cuocere per un quarto d’ora, aggiungere lo zafferano, il pepe, le cozze e le vongole, il liquido necessario per la cottura della pasta e quando viene a bollore aggiungere la pasta spargendola uniformemente per tutto il tegame e portare a cottura, magari aggiustando di sale, tenere un poco di fumè caldo, in caso dovesse servire aggiungerlo uniformemente nel tegame.
Il piatto finito deve essere ne molto secco e ne con molto liquido diciamo umido.

Ricetta presa dal blog che Nino ci ha lasciato: Ninocucinasanteramo

fideua collage

 

Print Friendly, PDF & Email

2 Risposte a “Fideuà di Zio Nino”

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.